Il luogo è iconico e davvero se n’è scritto tanto. Pur non essendo milanese Carlo Cracco riesce più di ogni altro cuoco ad interpretare lo spirito della città in quest’ultimo decennio, quella voglia di modernità magari poco italiana e ridisegna interi quartieri, una frenesia che ha volte scambia le mode per tendenze, ma sempre aperta per questo alle novità. La cucina di Cracco è solidamente marchesiana, va alla ricerca dell’equilibrio ed è, sostanzialmente una cucina italiana e milanese con alcuni spunti creativi e alcuni piatti iconici come l’uovo e l’insalata russa da cui non si può prescindere. Bellissimo il servizio, straordinaria la carta dei vini. Tra una trasmissione televisiva e uno spot, Cracco resta un cuoco dai solidi principi della provincia da cui proviene. Quindi un po’ ci fa, un po’ lo è, ma sostanzialmente non ci crede.