Un posto magico, gestito magistralmente dalla famiglia Torrente, che ha saputo trasformare un ex convento in una gemma della ristorazione campana. Ambiente curato nei minimi dettagli, con affreschi del ‘600 che si fondono con uno stile moderno, mai eccessivo. Il menù è un viaggio a tutto tondo, tra sapori e prodotti locali, con le sapienti mani degli chef Gaetano e Pasquale che sanno regalare autentiche emozioni: menzione d’onore per il sautè di frutti di mare, cotto in forno a brace Josper, e le mitiche alici di Cetara con burro su crostino di pane. Obbligatorio citare la carta dei vini, trasversale nell’offerta e profonda nelle annate, che farebbe innamorare chiunque.