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42° award 2021

categoria: Trattorie/Osterie

Osteria Tripperia Il Magazzino


Miseria e Nobiltà non è solo un celebre film con Totò ma il titolo perfetto per ogni recensione si rifaccia alla cucina del quinto quarto, quella cucina fatta di frattaglie e di consumo popolare negli anni bui della fame e della miseria e che oggi rappresenta, anche grazie al contributo di rivisitazioni in chiave moderna e innovativa di alcuni chef, di piatti ricercati per il loro gusto originale e per la capacità attrattiva di distinguersi dai cibi quotidiani. A Firenze la declinazione di questa tradizione ha origini antiche che rimandano al 1400 e che hanno in Luca Cai ( guai a chiamarlo Chef ma Trippaio) l’espressione tra le più lucide e originali. Il locale, a due passi dal Ponte Vecchio e in una piazza il cui toponimo rimando alla narrazione dell’oste e che fa parte del folklore di una tipica osteria fiorentina. Ottima la carta dei vini territoriale ma con spunti interessanti con vini naturali anche transnazionali. Noi abbiamo avuto modo di apprezzare le immancabili polpette di lampredotto, che si fanno mangiare come le pop corn al cinema, dei Tortelli di patate con ragù di lampredotto dal gusto deciso e ben bilanciato che ricalcano la personalità del titolare e la Trippa "Original Trademark", la più iconica espressione di una immancabile esperienza con la cucina fiorentina al pari degli Uffizi e della cupola del Brunelleschi. Il conto è onesto e sincero come i cantucci col vin santo a fine pasto.


Miseria e Nobiltà (Poverty and Nobility) is not only a famous film with Totò but the perfect title for any review that refers to a cuisine of the fifth quarter. A cuisine made of offal and popular consumption in the dark years of hunger and misery.  However today this cuisine represents, thanks to the contribution of modern and innovative reinterpretations by some chefs, refined dishes, sought after for their original taste and for their attractive ability to stand out from everyday foods.                                                                                                                      In Florence, the declination of this tradition has ancient origins that go back to the 1400s. You’ll find one of the most lucid and original expressions in Luca Cai (better not to call him Chef but rather Trippaio).            The establishment is located a stone’s throw away from the Ponte Vecchio in a square whose name takes you back to the tavern-keepers story-telling and which belongs to the folklore of a typical Florentine tavern. You’ll find an excellent territorial wine list with interesting natural wine also multinational. We had the opportunity to appreciate the inevitable lampredotto meatballs, which are eaten like popcorn in the cinema. We also tried the potato Tortelli with lampredotto ragù. This dish has a strong and well-balanced taste that follows the personality of the owner and the Trippa’s “Original Trademark”. This is the most iconic expression of an unfailing Florentine cuisine experience like the Uffizi and Brunelleschi’s dome. The bill is honest and sincere just like the cantucci with holy wine served at the end of the meal.
chef
chef:
Luca Cai
localizzatore
Tripperia il Magazzino,piazza della Passera 2/3, , Firenze, FI, Toscana, italia
Orologio
apertura:
Aperto pranzo e cena dal mercoledì alla domenica; lunedì e martedì solo a pranzo

giorno di chiusura:
mai
GLI ORARI POTREBBERO SUBIRE VARIAZIONI A CAUSA DELL'EMERGENZA CORONAVIRUS
Telefono
telefono:
055215969
birra
da provare assolutamente:
Polpette al Lampredotto e la Trippa
Risorsa 16
Menu:
link
Risorsa 16
Menu degustazione:
no
serv_aggiuntivi
aria climatizzata
banconota
pagamenti accettati:
partner