Ricerca della materia prima, stagionalità e supporto ai piccoli produttori locali. Tre necessità che divengono per Nando Salemme, alfiere della temperie enogastronomica flegrea, un unico e risonante mantra. Una scommessa accettata circa 20 anni fa, e vinta nel tempo, quella di Salemme; che, con Pozzuoli a far da sfondo, ha sintetizzato la propria idea di ristorazione in Abraxas Osteria. Realtà che nel corso degli anni non ha mancato di “stratificarsi” per meglio definire i contorni di un’autentica accoglienza campana, ponderata e confortevole. Di tale afflato è testimonianza, ad esempio, la volontà di creare uno spazio adatto per ogni stagione dell'anno, dal terrazzo con affaccio sul lago d'Averno alla veranda autunnale; al salotto "d'attesa" e al Fuoco Bistrot: formula smart, quest'ultima, ma niente affatto improvvisata. Non un vezzo estetico, quindi, quanto piuttosto la necessità che i propri clienti si rilassino e si godano la sosta. Dagli antipasti ai dessert, le preparazioni non mancano di inserire prodotti di prossima reperibilità territoriale; e seppure i Campi Flegrei conservino il posto d'onore, non mancano le incursioni extranazionali, specie tra le carni, dalle più disparate provenienze. Le tecniche in cucina sono molto ben eseguite; su tutte la cottura alla brace.

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A lot of importance is given to the research of the raw materials, seasonality, and support to small local producers. Three needs that become a single and resonant mantra for Nando Salemme, “standard-bearer” of the Phlegraean food and wine culture. A challenge accepted about 20 years ago, and won over time; that of Salemme, who, with Pozzuoli as the background, exhibited his idea of fine dining in “Abraxas Osteria”. A reality that over the years has not failed to "stratify", to better define the contours of an authentic, thoughtful and comfortable welcome of the Campania region. For example, the desire to create a space suitable for every season of the year is clear evidence of this inspiration, from the terrace overlooking Lake Averno to the autumn veranda; from the "waiting room" to the Fuoco Bistrot: smart formula, the latter, but by no means improvised. Not an aesthetic habit, but rather the need to provide the customers with relaxing and enjoyable quality time. From appetizers to desserts, the preparations do not fail to include products that are found locally; and even though the Campi Flegrei retain their place of honor, there is no lack of extra-national incursions, especially among the meats, which are of the most disparate origins. The cooking techniques in the kitchen are very well executed; above all the cooking on the grill.